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Il packaging come strumento di vendita e brand awarness

12 Febbraio 2020
Packaging e Brand Awarness | Blu Calamaio

La progettazione del packaging è un momento fondamentale per marketing e comunicazione.

Nella vendita di un prodotto tutto ha inizio a partire dalla scelta del packaging. Non si tratta di un elemento secondario, bensì di una parte importantissima che caratterizza un prodotto e lo distingue da altri.
Per certi versi potrebbe sembrare una cosa scontata e per altri, potrebbe apparire come qualcosa di poco influente.
In realtà non è affatto così.

La progettazione del packaging è un momento fondamentale, che si colloca alla base dei principi del marketing e della comunicazione.
Esso infatti funge da presentazione per ciò che è contenuto internamente, e come tale, per destare interesse e curiosità nel compratore deve possedere alcuni fondamentali requisiti.
Inoltre, tale passaggio oltre ad essere importante ai fini della vendita, serve anche ad incrementare la diffusione e la conoscenza del marchio. Il richiamo è a  quel fenomeno meglio conosciuto con un termine inglese, ovvero brand awarness, che in italiano viene letteralmente tradotto come consapevolezza del marchio.
Il raggiungimento di tali risultati gli permettono di distinguersi dalla concorrenza che commercializza gli stessi tipi di prodotti, inducendo i consumatori ad una scelta consapevole del prodotto che desideriamo vendere.

Quando nasce il concetto di packaging?

Il concetto di packaging risale a moltissimi anni fa.
Il primo prodotto ad essere imballato fu un sapone, grazie ad un’iniziativa da parte di un americano, Benjamin Babbit.
Prima di allora, esso veniva venduto a peso, ma da quel momento in poi, venne confezionato e suddiviso in singoli panetti, ognuno con una sua confezione, e destinati alla vendita.
Da un semplice imballaggio, l’involucro subì varie modifiche, fino a trasformarsi in qualcosa di caratteristico e specifico per quel determinato prodotto, che non apparteneva a nessun altro.
Oltre ad avere la funzione di proteggere quello che si trova al suo interno, il packaging serve anche ad informare l’acquirente in merito alle sue caratteristiche, all’azienda che lo produce o al modo in cui è stato realizzato, e molto altro ancora.

Con il passare degli anni e con l’incremento delle tecnologie di stampa, dei materiali, con l’evoluzione della scrittura e dei linguaggi, il packaging ha visto incrementare notevolmente la sua importanza.
A partire dall’Ottocento, è stato dato sempre più spazio al significato della tecnica del confezionamento, accompagnata dalla scelta delle immagini e dei messaggi giusti che si vogliono intenzionalmente veicolare.
Fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui queste pratiche sono state perfezionate sempre di più, includendo anche nuove metodologie e nuove strategie ad hoc.

Al giorno d’oggi, in un mondo in cui si pone sempre più attenzione al tema dell’inquinamento ecologico, molte aziende hanno deciso di organizzarsi e di aderire a diverse iniziative volte a modificare il loro sistema di packaging. Moltissimi stanno puntando sulla scelta di materiali che riducano quanto più possibile l’impatto ambientale.
A tal proposito si sono largamente diffusi gli imballaggi di carta e cartoncino riciclati, andando a sostituire quelli realizzati in plastica che risultano dannosi al pianeta.
Molti acquirenti sensibili a questo tema, ripongono la loro attenzione anche sulla scelta di questi piccoli dettagli, che però, fanno un’enorme differenza.

Come scegliere un packaging efficace?

Un packaging viene definito efficace quando riesce a catturare sin da subito l’attenzione del cliente, inducendolo ad acquistare quel prodotto senza esitazioni.
Per fare in modo che questo avvenga, è fondamentale che rispetti determinate caratteristiche.

Innanzitutto, esso deve servire per proteggere e preservare ciò che si trova internamente da eventuali danni, che potrebbero verificarsi durante il trasporto o in condizioni di conservazione non idonee, che potrebbero comprometterne la qualità, al momento in cui arrivano a destinazione.
Esso deve poi fungere da biglietto da visita del prodotto.
Deve fornire informazioni che riguardano, ad esempio, gli ingredienti utilizzati, le modalità di utilizzo e di riciclo, la data e il luogo di produzione e tutto ciò che potrebbe rivelarsi utile ai fini di una maggiore conoscenza dell’alimento o bevanda in questione.
Dopo aver adeguatamente rispettato questi primi due passaggi, è possibile proseguire, passando all’aspetto propagandistico.

Non dimentichiamo che il packaging è prima di tutto uno strumento essenziale di comunicazione. Come tale, deve mandare un messaggio chiaro e preciso che spinga la persona ad acquistare questo prodotto e non un altro.

Quindi, l’altro fondamentale passaggio si basa sull’originalità e sulla riconoscibilità di quel prodtto, che riguarda la scelta dei colori e delle immagini, della forma della confezione, la posizione delle scritte.
Tutti questi dettagli devono appartenere ad uno specifico brand e non devono essere simili a nessun altro presente in commercio.

Come incrementare la brand awareness?

Il principale obiettivo del marketing è l’aumento della brand awarness, che, come già accennato in precedenza fa riferimento al grado di conoscenza di un determinato marchio. Quindi, contribuisce ad un maggiore incremento delle vendite, perché spinge consapevolmente gli acquirenti ad indirizzarsi sulla scelta di un prodotto già testato, piuttosto che spingersi su qualcosa di incerto e non conosciuto.

Nel caso di grandi aziende, presenti da anni sul mercato, infatti, i consumatori sono in grado di riconoscere un brand anche solamente dal colore e dal logo, così come anche dalla forma della confezione.

Per questo motivo, è fondamentale incrementare la brand awarness. Questo può avvenire anche grazie alla diffusione di spot pubblicitari in televisione, sui social, nei cartelloni pubblicitari o tramite la diffusione di volantini.
In questo senso, assumono una notevole rilevanza anche gli sponsor, che sono presenti ad eventi sportivi, così come nell’era moderna, hanno un notevole impatto anche le influencer che lavorano sui social network, promuovendo la vendita di alcuni prodotti, arrivando in particolar modo ai giovani.

Concludendo, possiamo affermare che la scelta del packaging riveste un ruolo fondamentale all’interno delle strategie di marketing, che può davvero fare la differenza, se curato nel modo giusto per promuovere le vendite, catturando l’attenzione del consumatore.

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10 Pubblicità che han lasciato il segno

24 Giugno 2019
10 Pubblicità migliori - Blu calamaio

10 Pubblicità che hanno lasciato il segno

Ti fanno compagnia fin da piccolo con le loro forti dimostrazioni visive, magari grazie alla presenza di personaggi famosi e di effetti speciali di alta qualità. Gli spot pubblicitari hanno vissuto una forte evoluzione con l’avvento delle moderne tecnologie, ma sanno comunque essere al tuo fianco grazie a riuscite campagne di marketing. Scopri, di seguito, quali sono le 10 pubblicità che più di altre sono rimaste impresse. Stiamo parlando di piccole scene che sicuramente avrai visto almeno una volta nella tua vita. Eccole.

1. Muller – Fate l’amore con il sapore

Pubblicità Muller - Blu Calamaio

Iniziamo da una campagna pubblicitaria che sicuramente ricorderai e che oggi, ogni tanto, fa ancora capolino. Come si sa, un buono slogan può fare la differenza all’interno di uno spot. La frase stabilita da questa marca di yogurt a partire dal 1994 trasforma la sua degustazione in un momento molto seducente. L’obiettivo di porre in evidenza le sensazioni che un prodotto del genere è in grado di dare al tuo palato è stato senz’altro l’arma vincente di una pubblicità che tutti conoscono. Ovviamente, senza tralasciare una sottile vena d’ironia.

2. Vivident – Non sono tuo padre, sono tua madre

Pubblicità Vivident - Blu Calamaio

Proseguiamo con questo noto brand di chewing-gum, il cui spot citato risale al 2011. In questo caso, un uomo di una certa età decide di confessare al proprio figlio di far parte… del sesso opposto. Si apre la camicia e mostra un petto abbastanza femminile. Il ragazzo gli risponde di non essere suo figlio, ma una marionetta. È la dimostrazione di quanto tante cose non corrispondano a ciò che possono sembrare e che le sorprese shock possano essere sempre dietro l’angolo, presentandosi da un momento all’altro.

3. Trony – Non ci sono paragoni

Pubblicità Trony - Blu Calamaio

La nota catena di esercizi commerciali di elettronica ha a sua volta diffuso uno slogan ancora oggi utilizzato nelle sue campagne. Forse, in questo caso, lo spot pubblicitario in sé e per sé non è l’elemento che viene ricordato di più, dato che in molti probabilmente non sanno bene neanche come sia nata questa frase in rima. Tuttavia, essa rafforza le prerogative della relativa azienda ed è stata creata proprio con l’obiettivo di entrare nella tua mente e di uscirne molto difficilmente.

4. Ferrarelle – Liscia, gassata o Ferrarelle?

Pubblicità Ferrarelle - Blu Calamaio

Stavolta abbiamo a che fare con uno spot pubblicitario dallo stampo abbastanza classico, senza alcun tipo di storytelling particolare. La campagna relativa a questa azienda che propone acqua in tutte le sue forme mostra un confronto diretto tra la liscia e la gassata. Quindi, descrive la marca come una perfetta via di mezzo tra le due proposte precedenti, definendola effervescente naturale. Con tali prerogative, l’acquirente si sente portato a richiedere proprio quella marca in maniera chiaramente espressa.

5. Fiat – Buonasera…

Pubblicità Fiat - Blu Calamaio

Negli anni Duemila, la casa automobilistica italiana più famosa al mondo veniva apprezzata anche per uno spot divenuto un vero e proprio tormentone. Il messaggio espresso era quello di incitare ogni individuo a saper cogliere l’attimo giusto. Entrando nello specifico, la ragazza protagonista del video era arrabbiata in seguito ad un’accesa discussione con il suo fidanzato e gli aveva detto che sarebbe uscita col primo che avrebbe incontrato. Fuori alla porta, era già pronto l’aitante vicino di casa ad attenderla.

6. Rotoloni Regina – Non finiscono mai

Pubblicità Rotoloni Regina - Blu Calamaio

Ecco un altro slogan che ogni tanto si fa vedere ancora ai giorni nostri. Questi rotoli di carta igienica sono molto probabilmente tra i più famosi a livello nazionale. Il contenuto visivo dello spot pubblicitario è abbastanza ovvio: un enorme rotolo che attraversa una casa di grandi dimensioni e non sembra avere alcun limite, continuando a scorrazzare in perfetta libertà. Un’immagine forse paradossale, ma che grandi e piccini degli anni Novanta continuano a ricordare con un certo divertimento.

7. Maxibon – Tu gust is megl che uan

Pubblicità Maxibon - Blu Calamaio

In alcuni casi, gli spot pubblicitari sono diventati un autentico trampolino di lancio per ragazzi poi entrati nel mondo dello spettacolo. È il caso di Stefano Accorsi, uno degli attori più conosciuti del panorama cinematografico italiano che in questo caso si rivolge a due donne straniere in una lingua inglese alquanto maccheronica. Al tempo stesso, venivano esaltate le doti gustose di un gelato a due gusti, considerato meglio di prodotti simili ma con un gusto singolo.

8. Amaro Lucano – E cosa vuoi di più dalla vita?

Pubblicità Amaro Lucano - Blu Calamaio

Anche questo slogan fa ormai parte della vita quotidiana e viene associato alla bevanda in maniera diretta. Nel linguaggio comune, non possiamo fare a meno che unire questo amaro alla frase che maggiormente lo contraddistingue. Dagli anni Novanta fino ai giorni nostri, l’azienda ha diffuso tanti spot con molteplici scenari differenti. Ma la frase è rimasta sempre la stessa ed identifica alla perfezione il prodotto al quale hanno scelto di collegarla.

9. Ferrero Rocher – Ambrogio, ho un certo languorino

Pubblicità Ferrero Rocher - Blu Calamaio

Questo è un autentico classico della campagne pubblicitarie italiane. A partire dal 1992, un autista e una donna in carriera vestita di giallo hanno circolato a bordo di una lussuosa Rolls-Royce. La signora viene presa da un certo languorino e l’autista sceglie di mostrarle una deliziosa piramide dorata, contenente una sequenza di dolci al cioccolato dal sapore davvero delizioso. Questo spot è diventato oggetto di una serie pressoché infinita di parodie a tutti i livelli.

10. Cinghiale – Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello

Pubblicità Pennelli Cinghiale - Blu Calamaio

Concludiamo la lista delle 10 pubblicità migliori di sempre con questo spot davvero divertente. Si tratta di una scena vintage, risalente addirittura al 1983 e apparsa in televisione fino a pochi anni fa. Un muratore circola per le strade trafficate di Milano portando sulla spalla un pennello enorme. Viene fermato da un vigile urbano, che gli chiede spiegazioni. Il primo risponde che per dipingere una parete di grandi dimensioni ci vuole un pennello adeguato e il secondo afferma basterebbe un pennello appartenente alla marca in oggetto.

Forse le pubblicità che ti ho citato non sono quelle che hanno richiesto un maggior lavoro o dalle soluzioni stilistiche più avanzate. Tuttavia, ognuno degli spot è riuscito ad entrare nell’immaginario collettivo per i motivi più disparati, grazie ad uno slogan efficace o a scene iconiche della nostra società. Ciò dimostra che anche quegli spazi televisivi durante i quali scegli solitamente di cambiare canale possono nascondere piccoli pezzi di storia.

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