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Grafica, Ispirazioni

I 10 migliori Graphic Designer da cui trarre ispirazione

5 Dicembre 2019
10 Migliori Graphic Designer

I 10 migliori Graphic Designer da cui trarre ispirazione

Chi sceglie di fare il graphic designer o chi ha già scelto da tempo, sa che il mondo dei progetti e dei disegni può portare in una dimensione molto ampia, talmente ampia da farti rientrare tra i migliori da cui trarre ispirazione.
Proprio così, se stai per intraprendere questa attività sappi che ci sono in giro per il mondo dei graphic designer che hanno fatto innamorare tutti e che vale la pena seguire. Ecco qui qualche curiosità e non di coloro che sono riusciti a guadagnarsi la top ten dei migliori, un orgoglio che con il giusto spirito e voglia, in futuro potresti farne parte anche tu.

Chip Kidd
La stravaganza di Chipp Kidd

La bellissima copertina di Jurassic Park è opera del più eclettico e stravagante graphic designer, Chipp Kidd. Le sue idee sono da sempre considerate fuori dagli schemi e tutto ciò che disegna prende forma e vita. Foto, oggetti, caratteri e tanto altro sono frutto del suo essere genio. Un designer che ha sempre fatto rumore stupendo il pubblico che ormai lo segue da tempo infatti, anche il suo sito ogni giorno riceve numerose visualizzazioni.

Alex Trochut
Alex Trochut e la passione per i colori

Oreo, Nike, Pepsi, FootLocker, sai chi ha curato la grafica di alcuni prodotti di queste grandi firme? No? Si chiama Alex Trochut, trentottenne spagnolo con la passione per i colori, quelli forti, psichedelici che colpiscono ma non fanno male anzi piacciono talmente tanto che lo stile di Alex spesso si trasforma da bidimensionale a tridimensionale in cui riesce a creare un miscuglio perfetto tra artigianalità, tecnologia e modernità. Una grafica innovativa che l’ha portato ad essere tra i migliori.

Taku Satoh
Il minimalismo di Taku Satoh

Anche il Giappone ha il suo graphic designer d’eccezione. Si tratta di Taku Satoh, un minimalista eccezionale che ama disegnare in spazi ridotti creando dei piccoli capolavori. L’obiettivo di Taku è quello di mostrare poco ma che faccia grande effetto e a quanto sembra ci è riuscito benissimo. Dal 2000 è il genio delle campagne pubblicitarie della grande stilista Issey Miyake ma le sue collaborazioni sono molto più ampie.

Stephan Sagmeister
Stephan Sagmeister: il graphic designer degli artisti internazionali

Stephan Sagmeister è il graphic designer austriaco che da tempo ormai è stato adottato da New York. Il suo nome nella Grande Mela è abbastanza conosciuto in quanto spicca come un vero e proprio artista. Le sue genialate bizzarre in disegno sono da sempre la sua voglia di andare oltre confine, un po’ fuori dalle righe. Molti artisti internazionali come Lou Reed e Aerosmith lo scelgono per le loro copertine.

Debbie Millman
Debbie Millman, la disegnatrice di pensieri e parole

Graphic deisgner donne ce ne sono? Certo che ci sono e sono pure molto in gamba come la bravissima Debbie Millman che non è solo una graphic designer ma è anche una divulgatrice di pensieri e parole. Il suo disegno e grafica sono da sempre un’imperdibile spunto di riflessione in cui grande aziende hanno sempre riposto la fiducia nelle sue opere e nella sua pazzesca maestria.

Zuzana Licko
Zuzana Licko e il suo portfolio pregiato

Altra donna addirittura definita un mito è Zuzana Licko, cofondatrice dello studio più innovativo di grafica di tutto il mondo, Emigre, che grazie a lei si è guadagnato un portfolio di grande pregio. Zuzana ha sempre creato font con canoni letteralmente diversi dai soliti già presenti ed ha saputo inventarsi creando dei veri capolavori che l’hanno portata ad essere tra le donne più influenti del mondo della grafica.

Susan Kare
Susan Kare, esposta al Moma di New York

Il suo primo ingaggio fu con la Apple, ma Susan Kare, nel 1983, anno in cui si fece conoscere nel mondo della grafica, progettò dei font a cui ad ognuno diede il nome delle stazioni di Philadelphia con l’inconvneiente che il suo attuale datore di lavoro che a quel tempo era Steve Jobb decise di cambiare i nomi che lei aveva assegnato. Per vedere tutte le sue opere più belle ti devi recare al MOMA di New York.

April Greiman
April Greiman, la graphic designer senza limitazioni

April Greinman è stata la prima graphic designer a fare uso di programmi Macintosh per far emergere le sue creazioni. La sua bravura e schiettezza nell’essere sempre stata una convinta conoscitrice della comunicazione, della moda e dell’architettura le ha permesso di crearsi uno stile tutto suo che abbraccia tutte le aree del mondo, evitando limitazioni.

Jonathan Ive
Jonathan Ive e la rivoluzione della Apple

Tra i più grandi graphic designer industriali al mondo spicca Jonathan Ive, l’uomo che ha rivoluzionato in parte la Apple. E’ stato proprio lui che ha dato altra vita al computer consentendogli di essere più bello esteticamente e più funzionale. Il suo motto è sempre stato che dai disegni di grafica possono venir fuori dei veri oggetti d’arredo e lui ci è riuscito benissimo.

Saul Bass
Saul Bass e la passione per i titoli di coda

E infine, ma non meno importante degli altri sopraelencati c’è Saul Bass purtroppo defunto nel 1966 ma sarà sempre ricordato per il graphic designer che ha dato nuova vita ai titoli di coda di molti film molto famosi conferendogli una nuova veste e avvicinando molti curiosi a leggerli finalmente. Nonostante lui non ci sia più sono ancora molti i film che omaggiano lo stile grafico di Saul Bass.

Font, Grafica

Come si struttura un Font

19 Giugno 2019
Come si struttura un Font - Blu calamaio

Come si struttura un Font e l’importanza dei font nell’universo grafico

Che si operi nell’ambito della grafica digitale o della tipografia, che si lavori fianco a fianco con stampanti o mezzi dedicati alla riproduzione di stampe per la pubblicità, i font rappresentano uno strumento chiave, un mezzo imprescindibile a cui un grafico deve necessariamente fare (sempre) riferimento. È grazie a un determinato font se un grafico, uno scrittore, un giornalista o un artista digitale ha la possibilità di lavorare in una specifica modalità, potendo dar vita a creazioni dallo stile netto e ben delineato.

Un font classico potrà essere più adatto per la stesura di articoli di giornale, mentre un font più arrotondato potrebbe prestarsi alla creazione di fumetti umoristici; un font elegante, invece, si rende perfetto per la concezione di inviti matrimoniali, ad esempio, o per la realizzazione di pubblicità artistiche e di grande effetto. Da tutto ciò si può dedurre facilmente come dietro ai font vi sia un vero e proprio mondo a sé stante, caratterizzato da dettagli infinitesimali in grado di cambiare notevolmente l’esito di progetti grafici di qualsiasi tipo. Ma entrando nel dettaglio, cos’è un font? Quali sono le sue caratteristiche principali? E sul piano pratico, come si giunge alla crea e come si struttura un font?

Generalità e caratteristiche dei font

Partiamo da alcune generalità. Per definizione, il font non è altro che un carattere tipografico caratterizzato da specificità legate allo stile e alla grafica. La lingua italiana ha adottato il termine “font” dalla lingua inglese, sia per un fatto di pura globalizzazione delle terminologie anglosassoni che per una maggiore comodità nell’utilizzo di software che fanno uso di tali lemmi (in italiano la traduzione letterale di “font” corrisponderebbe a “fonte” o “tipo di carattere”).

Per quanto riguarda il loro aspetto, i font possono variare enormemente l’uno dall’altro in base a tutta una serie di fattori estetici differenti:

  • dalle dimensioni alle proporzioni;
  • passando alla cosiddetta “apertura” (l’ampiezza delle curvature dei simboli utilizzati nel font);
  • fino al “peso” del carattere (il rapporto esistente tra l’area del carattere stesso, colorata di nero, e lo spazio restante attorno ad esso).

Ogni singolo fattore è in grado di influire enormemente sia sulla qualità che sull’aspetto formale definitivo del font. Per far intuire al meglio la reale importanza dei font a fini tipografici, basti pensare che gli stessi tipografi seguono regole ben determinate per produrre e riprodurre i caratteri utilizzati per la stampa di un’opera particolare. Stiamo pur sempre parlando di un elemento che ha contribuito enormemente a cambiare in maniera radicale l’approccio degli esseri umani alla cultura, dai tempi dell’invenzione della stampa a caratteri mobili sino ad arrivare ai primi software di videoscrittura. Dopo aver fatto un po’ di chiarezza in merito all’argomento, passiamo alla parte pratica di come si struttura un font.

La strutturazione di un font: cos’è

È sbagliato pensare che i font attualmente esistenti siano le uniche alternative per grafici e tipografi di produrre materiale da mandare in stampa attraverso tecniche variabili. Inventare un font partendo da zero, infatti, è del tutto possibile. L’operazione diviene fattibile grazie a metodologie differenti, ognuna delle quali comporta il raggiungimento di un determinato risultato estetico. In linea generale, sono sostanzialmente tre i metodi che consentono di concepire font in maniera del tutto libera e personalizzata:

  • i siti online;
  • le applicazioni per smartphone e tablet;
  • i software per PC/Mac.

A seconda delle necessità del singolo utente, le funzionalità di una o dell’altra metodologia portano alla creazione di font attraverso procedure differenti, ma in linea generale i passaggi che rendono possibile la concezione di un nuovo carattere sono sempre i medesimi: ci si arma di matita e righello (elementi entrambi digitali), si procede con l’impostazione di determinati parametri (altezza del font, peso e via dicendo) e si conclude il tutto salvando i settaggi inseriti durante la lavorazione. Al termine delle operazioni, ovviamente, i font creati (con tanto di nome ufficiale) saranno utilizzabili dall’utente per i fini che ritiene più opportuni, dalla stesura di testi per scopi personali o in ottica lavorativa. Vediamo ora quali sono i siti, le app e i software che consentono di raggiungere gli obiettivi sinora descritti.

Guida pratica alle varie metodologie di strutturazione dei font: i siti online

Scopriamo come si struttura un font iniziando dai siti online. Sono diversi i portali che ospitano pannelli di navigazione e strumenti di lavoro per concepire il proprio font in maniera del tutto personalizzata, portali che, nella stragrande maggioranza dei casi, si presentano del tutto gratuiti e facilmente accessibili anche per gli utenti meno pratici con il mondo digitale.

Un esempio è dato da Glyphr, un sito completamente free che, tra le altre cose, garantisce la possibilità di ridimensionare singole porzioni di carattere, stiracchiarli, trascinarli, restringerli e così via. Particolarmente pratico è Bit Font Maker 2, che permette di creare font gratuiti attraverso l’utilizzo di una scacchiera quadrata con tanto di pannelli di lavoro collocati in posizione sopraelevata rispetto alla stessa. I comandi di Bit Font Maker 2 sono estremamente semplici (rotazione degli assi del carattere, allargamento, restringimento ecc…), facilitando enormemente il lavoro degli utenti.

Altro sito di eccezionale utilità ai fini della creazione di font personalizzati è FontStruct, il quale, però, permette di lavorare all’interno dello stesso esclusivamente dietro registrazione (gratuita) con username, e-mail e password. Anche in questo caso ritroviamo matite e griglie, entrambi fondamentali per lavorare all’interno della scacchiera in maniera sempre ordinata e organizzata.

Le applicazioni e i software per la strutturazione di font personalizzati

Infine, veniamo alle applicazioni e ai software che permettono di lavorare su dispositivi portatili e su PC per concepire nuovi font personalizzati. Un esempio perfetto di applicazione per dispositivi Android è Fonty. L’app in questione, installabile su qualsiasi smartphone o tablet che supporti il sistema operativo prodotto da Google, dà la possibilità sia di creare font da zero, sia di modificare quelli preesistenti contenuti all’interno dell’app stessa. In questo caso sono il pennello e la gomma gli strumenti cardine per lavorare i font nel dettaglio, creando forme e linee a piacere e con finalità artistiche.

Per quanto riguarda i software per PC il punto di riferimento è Adobe Illustrator, funzionante sia su Windows che su MacOS e in grado di creare font personalizzati (a patto che si scarichi a parte il plugin Fontself). Tra livelli (a destra) e barre degli strumenti (a sinistra), Adobe Illustrator si conferma anno dopo anno uno dei migliori software in assoluto di elaborazione grafica.