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Stampa, Stampa Digitale

Cos’è e Com’è fatto un Roll-up

8 Giugno 2022
Roll-up - Blu Calamaio

Cos’è e com’è fatto un Roll up

Un roll-up è un espositore avvolgibile, ossia una struttura che integra un banner pubblicitario in pvc e una base all’interno della quale il telo può essere riavvolto.

Sul banner si stampano solitamente contenuti promozionali, come ad esempio il manifesto di una mostra, la locandina di uno spettacolo teatrale, lo slogan di una campagna pubblicitaria o il logo e il nome di un’attività commerciale. Una volta srotolato, il banner si regge senza bisogno di essere appoggiato a un muro o a un’altra superficie grazie un telaio autoportante.

Sia il banner che la struttura possono essere realizzati in vari materiali, che naturalmente influiscono su numerosi aspetti: il peso, la resistenza, la trasportabilità, l’aspetto estetico e molti altri.
Per il banner, tra i materiali più usati e affidabili vi è il PVC, che garantisce una durata e una resistenza notevoli senza gravare troppo sul costo del prodotto finale.
Non a caso, questo è il materiale scelto da Stampa Dal Web per la propria offerta di roll-up, che vengono realizzati con teli da 510 grammi. Anche la grammatura del supporto, infatti, è importante.
Un telo troppo leggero potrebbe offrire troppa poca resistenza agli urti e agli strappi, mentre uno eccessivamente pesante potrebbe risultare scomodo da riavvolgere e da trasportare.

Invece, per quanto riguarda i materiali della base e della struttura di sostegno, solitamente viene impiegata una combinazione di elementi plastici e metallici, in primo luogo l’alluminio. Questo garantisce leggerezza e allo stesso tempo stabilità al roll-up. Nel caso degli espositori di Stampa Dal Web, inoltre, la base è sempre dotata di piedini stabilizzanti, che migliorano l’aderenza al terreno e la solidità della struttura.

I vantaggi di un Rollup

Alla luce di quanto visto finora, è chiaro che i roll-up presentano alcuni punti di forza che possono dimostrarsi cruciali nella promozione della propria attività, di un prodotto o di un evento nello specifico.

In particolare, il vantaggio principale di un roll-up, che risulta dall’insieme delle caratteristiche elencate precedentemente, è senz’altro la sua grande praticità.
Quando non è avvolto nella base, infatti, l’insieme di banner e struttura autoportante è decisamente compatto e leggero e questo permette di spostare facilmente e frequentemente il roll-up stesso e, quindi, il contenuto promozionale che esso mostra.
Inoltre, la grande resistenza dell’espositore avvolgibile e la sua capacità di reggersi senza un supporto esterno permettono di esporlo in qualunque posizione e con condizioni atmosferiche variabili.

Alla luce di queste caratteristiche, i roll-up sono pratici anche perché possono essere utilizzati più volte senza deteriorarsi. Addirittura, se dopo un primo acquisto si desidera cambiare il proprio messaggio promozionale, si può decidere di acquistare solamente un nuovo banner e installarlo sulla base già comprata in precedenza.
Non a caso, tra le varie opzioni di personalizzazione selezionabili al momento dell’acquisto, Stampa Dal Web offre anche questa possibilità. In virtù di ciò, un roll-up è anche una scelta economicamente conveniente per qualsiasi campagna promozionale.
Riutilizzabile, resistente e facilmente modificabile, preso singolarmente presenta un costo naturalmente maggiore rispetto a un manifesto su carta ma nel lungo periodo può risultare una scelta decisamente economica.
In particolare, su Stampa Dal Web gli espositori avvolgibili sono offerti a un prezzo concorrenziale ed è possibile ottenere facilmente anche dei preventivi personalizzati.

Tuttavia, la praticità e la convenienza sarebbero inutili se i roll-up non presentassero anche un altro punto di forza essenziale: la grande qualità visiva della stampa sul banner. Questa si deve a diversi fattori. In primo luogo, un espositore avvolgibile solitamente presenta una superficie utilizzabile piuttosto ampia, dove loghi, disegni, grafiche e scritte possono trovare molto più spazio rispetto a un volantino o a una locandina.
Stampa Dal Web, ad esempio, offre espositori avvolgibili che, una volta aperti, presentano dimensioni che variano dagli 85×200 centimetri ai 100×200 centimetri. Si tratta, dunque, di un’area ben maggiore rispetto a quella di una tradizionale locandina o manifesto.

Inoltre, una stampa di qualità su un supporto in PVC garantisce immagini nitide, dettagliate e piacevoli alla vista, con colori sgargianti e scritte ben leggibili. In questo, naturalmente, è essenziale scegliere un servizio di stampa di qualità e Stampa Dal Web si impegna per offrirlo al meglio da oltre trent’anni.
L’azienda, infatti, è attiva da più di tre decenni nei settori della tipografia e della legatoria ed è ormai un punto di riferimento specialmente per i servizi di stampa accessibili direttamente online.
Non a caso, i roll-up pubblicitari di Stampa Dal Web sono prodotti molto apprezzati da chi li acquista, come dimostrano le decine di ottime recensioni raccolte negli anni. Inoltre, va sottolineato come il servizio di stampa del file sia totalmente incluso nel prezzo del roll-up.

Come fare

Differenza tra Flyer e Volantini

12 Maggio 2022
Flyer e Volantini - Blu Calamaio

Qual è la differenza tra Flyer e Volantini?

Molti utilizzano i due termini come sinonimi ma in realtà ci sono leggere differenze di formato e utilizzo.

Il flyer consiste in cartoncino pubblicitario, spesso in formato A5, con grafica, immagini e testo di un certo effetto, in grado d’incuriosire il lettore e attrarlo, convincendolo ad acquistare prodotti, visitare negozi, partecipare a eventi, offerte e promozioni a tempo limitato.

I volantini invece hanno una connotazione non solo commerciale ma sono utilizzati per diversi scopi. Può essere stampato sia su un lato che su entrambi con una stampa fronte retro, può essere utilizzato sia per promuovere attività commerciali che a scopi propagandistici di tipo culturale, politico e sociale.

Qualunque sia la tua scelta di stampa online tra flyer e volantini, questi strumenti permetteranno di far conoscere la tua attività a tantissime persone.
Stampare volantini on line personalizzati permette di distinguere il tuo brand in modo creativo e pubblicizzarlo a un ampio bacino di potenziali clienti.

 

Tempi di creazione e spedizione su Stampa Dal Web

Realizzare la stampa dei tuoi flyer e volantini online ti permette di svolgere tutto il lavoro da casa senza doverti spostare, potendo contare su un gruppo di esperti della stampa e della grafica che saranno a tua completa disposizione dal pre, al post vendita.
Su Stampa Dal Web puoi procedere a stampare volantini e flyer in modo semplice:

  1. Imposta le caratteristiche della tua stampa con dimensioni, tipo di carta, spessore e colori di stampa;
    2. Seleziona la data di spedizione per vedere il prezzo aggiornato con la spedizione sempre gratuita in tutta Italia;
    3. Inserisci il prodotto nel carrello e seleziona il metodo di pagamento a te più comodo tra Carta di Credito, PayPal, Bonifico Bancario, Contrassegno e Pagamento con ritiro in sede;
    4. Carica il file per il controllo di verifica gratuita o tramite il servizio di controllo grafico approfondito a pagamento, una volta che il file verrà approvato passerà in stampa e sarà a casa tua con i tempi di spedizione e consegna scelti in fase d’ordine.
     

 

Perché dovresti scegliere Stampa Dal Web per i tuoi Flyer pubblicitari

Puoi affidarti a noi di Stampa Dal Web, un team di stampatori online che da oltre 30 anni rappresentano un punto di riferimento per clienti b2b per la stampa di progetti grafici di ogni tipo per aziende, freelance, tipografie, legatorie, commercianti, e tanti altri professionisti.

Il cliente è al centro del nostro lavoro; garantiamo assistenza per ogni fase della tua stampa, per un risultato professionale di alto livello.
Grazie al nostro Customer Care avrai assistenza da subito, sia in fase di stampa che nel post vendita.

Siamo gli unici a offrire servizi di stampa totalmente gratuiti come:

      • spedizione in tutta Italia;
      • verifica prestampa del file;
      • invio cianografica in pdf;
      • spedizione pacco anonimo;
      • servizio assistenza clienti dedicato.

Con le nostre tecnologie di stampa all’avanguardia siamo sempre in grado di garantire risultati professionali per tutte le esigenze e tipologie di progetto.

Come fare

I Biglietti da Visita: uno strumento essenziale

3 Maggio 2022
I Biglietti da Visita: uno strumento essenziale

I Biglietti da Visita: uno strumento essenziale

I biglietti da visita sono uno strumento essenziale sia per un’azienda che per le persone che vogliono promuovere la propria attività. Anche nella società moderna, che si appresta al metaverso ed è sempre più virtuale e legata alla tecnologia, dare il biglietto da visita è un gesto che fa la differenza.

Oggi più che mai hanno ancora maggior valore rispetto al passato. Sono un segno distintivo della propria identità e in pochi secondi possono trasmettere l’immagine e le sensazioni che vuoi dare ai tuoi clienti o alle persone con cui intendi instaurare delle relazioni lavorative o artistiche. Sono più efficaci di una semplice stretta di mano.

Dare il proprio biglietto da visita è un modo gentile e raffinato di presentarsi e farsi conoscere. I giapponesi ne hanno fatto proprio una cultura e lo danno tenendolo con entrambe le mani e accennando un leggero inchino per mostrare rispetto verso l’altra persona.
È un gesto elegante che ti dona professionalità ed è utile per lasciare il segno ed essere ricordati con più facilità ed empatia. Il biglietto da visita è una cortesia che si rende molto utile anche a chi lo riceve. Si pensa di poter trovare tutto quanto in internet ma durante un evento potresti conoscere una persona e dimenticarne completamente il nome o quello della sua attività.
Anche conoscendolo dovresti andare in internet per trovare il numero di telefono o la sua email, invece con il biglietto da visita hai tutte le informazioni che ti servono a portata d’occhio.

È uno strumento più che mai moderno. Quando è stata l’ultima volta che hai ricevuto una lettera scritta a mano? Alcune persone pensano che il progresso debba essere sempre più virtuale e che le vecchie maniere non siano più di moda. Eppure a chiunque, ancora oggi, farebbe piacere ricevere una lettera! Scriverla e inviarla è un gesto originale che lascia un ricordo indelebile tra te e il destinatario.

I biglietti da visita fanno esattamente la stessa cosa, anche se ovviamente non sono scritti a mano. Sono tangibili, utili e fa anche piacere riceverli. Creano una connessione unica e reale. Un vero biglietto da visita, che puoi tenere in mano e dare alle persone giuste in momenti di vita reale è nettamente superiore alla controparte virtuale.

I biglietti da vista digitali, infatti, risultano più freddi e anonimi, per quanto possano avere una grafica accattivante e una buona formattazione. Fortunatamente l’aspetto umano ha ancora la sua importanza e gioca un ruolo chiave nelle relazioni e nelle connessioni sia lavorative che relazionali in generale.

Gli errori da non commettere quando crei il biglietto da visita

Uno degli errori più comuni durante la creazione del biglietto da visita è l’inserimento eccessivo di testo e informazioni. Devi ragionare bene e fare una cernita dei dati che sono davvero rilevanti e che valga la pena inserire. Il biglietto da visita deve trasmettere un buon impatto visivo e bisogna fare attenzione ai font delle varie informazioni: mai metterle tutte quante alla stessa grandezza. Valuta bene quali sono quelle più importanti e mettile leggermente più grandi rispetto alle altre, oppure usa il grassetto. Se necessario usa anche un leggero effetto ombra che può dare quel tocco di professionalità in più.
Un altro errore piuttosto comune è l’inserimento di una o più foto. Come già detto, un biglietto da visita non è un volantino: più sarà semplice e maggiore sarà la sua efficacia. Usare le foto non è necessario e rende l’aspetto generale più amatoriale, oltre a distrarre la vista dalle informazioni più rilevanti. Salvo casi particolari dove ha senso un alto livello di creatività e magari nel mondo dei fotografi, è sempre meglio rimanere sobri e semplici.

Ha senso inserire un codice QR nel proprio biglietto da visita? I codici digitali vanno un po’ di moda e fanno la loro scena anche in un biglietto da visita, facendoti sembrare in qualche modo più tecnologico e moderno. La loro utilità, però, è limitata se lo usi solamente per rimandare al tuo sito, alla tua email o al numero di telefono.

Queste informazioni sono già ben presenti nei biglietti da visita e non è necessario creare un codice per questo scopo. Se, invece, hai tanti link da voler mostrare e diversi progetti da proporre alle persone con cui vuoi creare le tue connessioni, il codice QR può essere una soluzione decisamente valida e funzionale.

Su Stampa Dal Web puoi fare il preventivo per i tuoi biglietti da visita personalizzati. Scopri la semplicità e comodità del sito pensato per il mondo b2b!

Stampa

Origine della brossura e alcuni cenni storici

3 Aprile 2022
Origine della Brossura e Cenni Storici

Origine della brossura e alcuni cenni storici

La parola brossura deriva proprio dal francese brochure. I primi significativi miglioramenti nei processi di stampa risalgono ai primi anni del Novecento grazie all’introduzione di macchine da stampa a vapore. La Germania e il Regno Unito si distinsero da subito per la diffusione di libri tascabili. Questo esperimento però fu interrotto dal secondo conflitto mondiale.

Il dopoguerra ha generato una rivoluzione in tutti i settori produttivi grazie alle nuove tecnologie, soprattutto in ambito tipografico. I tascabili in questo periodo erano più economici e facilmente reperibili. La stampa delle mappe geografiche per i militari divennero a quattro colori, i soldati stessi ricevettero moltissimi libri tascabili della Armed Services Editions.

Attraverso la diffusione di questi nuovi strumenti di divulgazione, il sapere riuscì a raggiungere le masse, le quali tra le altre cose, iniziarono a frequentare l’università e i libri rappresentarono l’accesso aperto alla conoscenza. Questa opportunità rappresentò una minaccia per i ricchi, poiché la conoscenza ormai era a portata di tutti.

Per quanto riguarda la legatura in brossura, questa si distingue in quattro principali tipologie, che si sono sviluppati nel corso degli anni. Oltre alla brossura fresata ci sono:

  • brossura a filo refe: in cui le segnature, o pagine, sono cucite a blocchi per mezzo di un filo di cotone, lino, canapa o sintetico, e successivamente vengono incollate sul dorso;
  • brossura a punto metallico: in questo caso, un unico blocco di fogli viene unito alla copertina con uno o due punti metalli, detti anche graffette, lungo la piega; questo metodo di rilegatura, a oggi, è raramente utilizzato e le graffette sono posizionate nel margine dei fogli.; si utilizzano in particolare nella realizzazione di opuscoli e cataloghi composti da poche pagine;
  • brossura a spirale e ad anelli, in metallo o in plastica, impiegati per le schede e brochure.

Stampa Dal Web e i servizi offerti

Stampa Dal Web è una tipografia che da oltre trent’anni è un punto di riferimento nel settore dei servizi di stampa online, grazie alla solida esperienza sia in ambito tipografico che nella legatoria. In particolare, l’azienda lavora nel mondo b2b e i suoi principali clienti sono le agenzie pubblicitarie e grafiche, freelance, rivenditori ecc.

A differenza degli altri stampatori online, Stampa Dal Web offre per ogni ordine dei servizi gratuiti, come: la spedizione sul territorio nazionale, controllo del file prima della stampa finale, spedizione anonima del pacco, servizio di assistenza clienti per qualsiasi segnalazione pre e post vendita.

Il servizio di assistenza clienti è disponibile per dare supporto sull’acquisto di ogni prodotto così come le brochure rilegate in brossura.
Sul sito ufficiale di Stampa Dal Web sono disponibili tutti i contatti telefonici e social, per comunicare con lo staff e richiedere informazioni circa i nostri servizi.

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Online il nuovo sito Stampa Dal Web!

14 Dicembre 2021
Stampa Dal Web

Dal 6 dicembre è online il nuovo sito di Stampa Dal Web!

È un po’ di tempo che non ci vediamo su BluCalamaio… Il covid-19 ha impattato su tutti noi e ci ha costretti a focalizzarci sul business primario, ovvero Stampa Dal Web.
In questi ultimi 18 mesi abbiamo lavorato sodo per rendere il sito Stampa Dal Web ancora più semplice e intuitivo.
Abbiamo semplificato il catalogo prodotti, ridisegnato le categorie, individuato nuovi prodotti.
Il processo d’acquisto è ancora più chiaro.
E troverai nuovi servizi innovativi.
Il tutto con l’obiettivo di offrire la migliore esperienza d’acquisto. Sia da mobile sia da desktop/laptop.
Restano i punti di forza Stampa Dal Web che ti invitiamo a toccare con mano:
  • un servizio assistenza clienti presente, disponibile e competente;
  • la verifica prestampa del file con invio cianografica in pdf sempre gratuiti;
  • la spedizione gratuita su tutti i prodotti;
  • la spedizione pacco anonimo sempre gratuita.
Per ogni informazione o preventivi personalizzati, il nostro Customer Care è a tua disposizione:
Buona Stampa, con Stampa Dal Web!
Come fare, Stampa

Il lavoro di legatoria e confezionamento

31 Agosto 2020
Origine della Brossura e Cenni Storici

Il lavoro di legatoria e confezionamento, cosa c’è dietro: tempi, problematiche e realizzazioni.

Siamo abituati, ogni giorno, a sfogliare libri dalle copertine più belle e disparate, rigide e non, alcune più ricercate e particolari di altre, ma ci siamo mai chiesti cosa c’è dietro al mondo della legatoria? Cosa si intende con questo termine? Quanto tempo è riservato al confezionamento?
Cerchiamo, insieme, di scoprire alcuni dei segreti legati al lavoro della legatoria.

Il lavoro di Legatoria e confezionamento

Oggi siamo soliti indicare con la tecnica di legatoria tutti i processi che si susseguono alla stampa di un libro, dal momento della composizione dell’oggetto stesso, alla plastificazione fino al prodotto finito.
In realtà, tutti questi procedimenti hanno termini ben specifici per i differenti step che vanno a rappresentare. Infatti, l’arte di rilegare i libri è la penultima operazione. Questa, si serve degli stampati e li trasforma nei libri o cataloghi o riviste che, ogni giorno, leggiamo nelle nostre case o che utilizziamo per studiare e apprendere nuove informazioni.
Penultima, perché? L’ultima fase è quella che si definisce del confezionamento, importante come tutte le altre fasi precedenti. La scelta di un tipo di legature, piuttosto che di un altro, va a determinare la qualità dell’esito finale.

I processi: come si arriva alla legatura?

Se vogliamo scoprire quali sono i tempi e le problematiche connesse alla legatoria, è necessario conoscere tutte le fasi che concorrono alla realizzazione di un prodotto finito, rilegato e confezionato. Ogni lavorazione possiede delle proprie tempistiche e caratteristiche.
Vediamo quali sono.

La Verniciatura.

La verniciatura può essere considerata il passaggio successivo alla stampa. In linea di principio è così, anche se oggi avviene tutto attraverso macchinari specifici. In ogni caso, la fase della verniciatura, avviene utilizzando un supporto sul quale viene eseguito lo scritto. Questo meccanismo prende il nome di litografia e, dunque, si può affermare che la verniciatura dei fogli avviene in questo modo, servendosi, però, anche di forni sulle macchine da stampa.
Questi hanno lo scopo di essiccare il colore e, quindi, di ridurre i tempi. Oltre ad una funzione puramente estetica, questa fase è importante anche a livello di protezione, in quanto tende a salvaguardare il materiale sulla quale viene trasferita.

La Plastificazione.

La fase successiva consiste nell’unione della carta con una pellicola di plastica al fine di proteggere e curare maggiormente l’aspetto. Questa fase prende il nome di plastificazione e può essere compiuta su un lato oppure entrambi.
In passato, questo accoppiamento avveniva in modo manuale: si legava il foglio alla pellicola adesiva. Questo veniva inserito tra due lamine per essere pressato e portato ad alte temperatura. Non a caso, fino a qualche anno fa si parlava di plastificazione a caldo. Oggigiorno, invece, si utilizzano plastificazioni senza solventi. In questo modo, l’obiettivo è quello di ridurre l’inquinamento.
A tal proposito, esiste anche un tipo di plastificazione definita ad acqua. Attraverso questo procedimento viene utilizzata una colla acquosa, la quale richiede dei tempi prolungati e la disponibilità di forni per l’essiccazione.

La Goffratura.

Si definisce goffratura il processo attraverso il quale si imprime un disegno a rilievo. Nel mondo della legatoria, questa funzione viene utilizzata, soprattutto, per ricoprire scatole o per copertine di libri ricercati e importanti.

Il taglio.

Come abbiamo detto, la verniciatura non è proprio la fase iniziale di questo processo che porta al prodotto finito. Essa, probabilmente, può essere anticipata dal procedimento del taglio. Dopo la stampa, il foglio di carta può avere la possibilità di essere suddiviso.
Si può parlare di taglio di spartitura e di rifilo. Il primo avviene all’inizio e permette la suddivisione del foglio appena stampato. Il taglio di rifilo, invece, si mette in atto nel momento della rifinitura della carta stampata.

La piegatura e la raccolta.

Per un’ottima piegatura è necessario prendere in considerazione la grammatura della carta, e la sua rigidità. Successivamente, si passa a quella che viene definita raccolta. Questa fase si pone l’obiettivo di unire il materiale piegato, ad esempio i fogli, attraverso una sequenza prestabilita per essere pronti finalmente alla legatura.

La legatura.

In questa fase si legano le pagine di un libro affinché si realizzi il prodotto finito. Vediamo quali sono i sistemi di legatura.

Punto metallico.

Si definisce punto metallico il sistema di legatoria attraverso il quale il libro da comporre e creare viene unito, sul retro, da uno o più punti metallici. Questa tecnica, però, è ideale per legare un numero limitato di fogli. Non risulta il metodo migliore per la realizzazione di un libro costituito da tanti fogli in quanto potrebbe arrecare danni al dorso del libro.

Fresatura.

Questo sistema prende il nome dalla tecnica con la quale si intende il taglio attraverso una specifica macchina dal nome fresa. Sulla parte tagliata del foglio, viene posata della colla con lo scopo di unire le pagine e dare vita ad un libro.

Filo refe.

In questo caso, siamo difronte ad una vera cucitura, in quanto le segnature, prima raccolte, vengono unire prima singolarmente e poi tra loro, attraverso un filo di tessuto. In questo modo si verrà a creare il manuale richiesto. Il filo, che viene impiegato per questa legatura, è molto resistente dato che viene realizzato attraverso l’unione di più capi.

Spirale.

Un sistema di legatura molto diffuso, soprattutto tra gli studenti universitari, è conosciuto sotto il nome di spirale. I fogli vengono tagliati e presentano dei fori sul proprio bordo. Questo perché verrà inserito un supporto che ha la forma di spirale. Esse possono essere in metallo o, più comunemente, di plastica.

Problematiche

Attualmente, il mondo della legatoria e del confezionamento sta subendo sempre di più un calo, in quanto è la tecnologia digitale la vera padrona di questo periodo, e di tutti quelli che verranno.
Le aziende preferiscono munirsi di macchine così da ridurre i costi per il personale e la manodopera. Nonostante questa situazione di instabilità, c’è ancora, seppur in una misura molto ridotta, chi riesce a sopravvivere perché ha dalla sua parte la forza interna.
Le attuali aziende di legatoria non possono più considerarsi come la piccola bottega di artigiani dove il cliente si reca, ma il loro punto di forza dev’essere l’efficienza, la quale può derivare solo da una forte organizzazione interna in grado di organizzare, in modo corretto, il proprio lavoro. A questo, si devono, però, aggiungere le idee innovative che il legatore deve saper proporre.

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Come fare

Come impaginare un file di stampa?

11 Luglio 2020
Come impaginare un file di stampa

Ora vedremo come impaginare un file di stampa pronto per essere inviato in tipografia o su un sito di stampe online!

Quando si era sicuri al 100 % di aver badato ad ogni minimo particolare e si era già in procinto di inviare il documento in stampa, ecco che si vede l’errore da sistemare. Bisogna fare molta attenzione a correggere gli eventuali errori commessi (piccoli o grandi che siano) per evitate disastri e perdite di tempo.
Solo curando la fase di preparazione nei minimi dettagli chi si occuperà poi della stampa potrà offrirti un lavoro che soddisfi le tue aspettative.

Come preparare il file da stampare.

In primo luogo, se sei un designer in procinto di stampare un file, è importante che tu ti confronti con il tipografo che hai scelto per la stampa. Il tipografo difatti sarà in grado di fornirti le dritte da seguire nel momento della preparazione del file, in modo tale che possa poi offrirti il risultato che desideri. Questo passaggio è importante perché sono previsti step e procedure differenti a seconda del tipo di stampa richiesto. Questa è una cosa che colui che si occupa della stampa conosce molto bene.
Questo passaggio di confronto con il tipografo va rispettato anche se ci si affida ad un sito web che si occupa di stampa online. Senza dubbi avrai un confronto meno diretto ma basterà attenersi alle linee guida indicate dal sito per impaginare al meglio il file per la stampa.

Colori da utilizzare per l’impaginazione.

Fra gli aspetti da valutare, quando si sta preparando l’impaginazione di un file di stampa, rientrano innanzitutto i colori. È di fondamentale importanza che lo stampato sia esattamente della tonalità di colore che avevi richiesto per evitare brutte sorprese.
Basti pensare al caso in cui venga stampato un file in cui il colore del brand risulti errato. Sarebbe un vero e proprio disastro. Proprio per non incorrere in questi inconvenienti, occorre preparare il file di stampa utilizzando sempre la quadricromia CMYK.
La sigla sta per ad indicare i colori ciano – magenta – giallo – nero e le loro combinazioni. Questi sono i colori che vengono adoperati per stampare mentre i computer usano la gamma di colori RGB (rosso – giallo – blu ) e le sfumature di questi ultimi.
Non sempre i colori della scala RGB trovano una corrispondenza con quelli utilizzati per la stampa (appunto la quadricromia CMYK). Per tale motivo non si riesce a riprodurli al momento della stampa. Perciò il rischio è quello di ottenere come risultato degli stampati di colori differenti da quelli che avevi programmato.

Come dare vita ad una impaginazione grafica corretta.

Affinché il file di stampa sia impaginato in modo corretto, dovrai fare attenzione alle dimensioni tenendo conto sempre del risultato che vuoi ottenere e del tipo di prodotto da realizzare. Che tu voglia stampare dei poster, dei volantini o dei semplici e piccoli biglietti da visita, ci sono varie dimensioni e formati fra cui scegliere. Come formato si potrà decidere fra quello in A3, A4 oppure A5.
In secondo luogo c’è l’abbondanza di stampa, che deve essere sempre presente all’interno del file di stampa. Per chi si approccia per la prima volta a tale mondo e non è ancora un esperto, inserire l’abbondanza di stampa in un file vuol dire aggiungere dei margini della misura di pochi millimetri sui 4 lati.
Ti domani a cosa serva? Ecco la risposta: in caso di errori, commessi nel momento del taglio, non si dovrà gettare al vento l’intero lavoro. Una misura ideale per l’abbondanza di stampa da aggiungere si aggira intorno ai 3 – 4 millimetri.
Può essere molto utile, sempre a tal proposito, aggiungere dei segni sul file che indichino la direzione che il tipografo dovrà seguire al momento del taglio per non commettere errori. Si tratta dei cosiddetti segni di taglio, messi in evidenza dal simbolo di una forbice. A chi non è mai capitato di trovarseli davanti almeno una volta.
Senza dubbi l’abbondanza di stampa e i segni di taglio possono aiutarti notevolmente nell’ottenere il risultato finale sperato.
Se punti tutto su un formato con un’elevata risoluzione ed ottimo per stampare il tuo file ti converrà sicuramente optare per il formato in PDF, o eventualmente in JPEG. Se, inoltre, nel file devi inserire delle immagini, è necessario che esse siano sempre ad alta risoluzione.

Cosa tenere a mente relativamente al font.

Altro aspetto da non tralasciare è il font. È importante prestare attenzione al testo presente nel file di stampa. Se hai inserito del testo nel file da stampare, questo non può fuoriuscire dai margini di sicurezza (che abbiamo inserito con l’abbondanza di stampa). Ne’ tantomeno può trovarsi in corrispondenza dei segni di taglio, che abbiamo aggiunto affinché il tipografo non commetta errori nel procedimento di taglio.
Altro aspetto relativo al font è che, in via generale, non è mai necessario convertirlo in tracciato. Ci sono diverse ragioni che giustificano la presenza di questa ulteriore linea guida da seguire. Prima fra tutte è il fatto che una volta convertito il font in tracciato il testo, che eventualmente è presente nel file, non può più subire delle modifiche o eventualmente correzioni. Seconda ragione è rappresentata dal fatto che spesso e volentieri il font trasformato in tracciato non è più leggibile su diversi lettori di PDF. Infine il file con front in tracciato è decisamente più “pesante” ed occupa più memoria.

Ora sai come impaginare un file di stampa senza fare errori!

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Come fare, Stampa Offset

Brossura Fresata e a Filo Refe: cosa sapere sulle differenze e utilizzi

3 Giugno 2020
Brossura Fresata e a Filo Refe Blu Calamaio

Attraverso questo articolo cercheremo di analizzare nel dettaglio le caratteristiche di due principali tipologie di brossura: la brossura fresata e quella a filo refe.

Ci sono diversi metodi per rilegare i testi. Molto dipende dalla tipologia di testo che si ha a disposizione: questo incide sulla metodologia di rilegatura da effettuare.

La brossura nasce nel diciassettesimo secolo, ma solo due secoli dopo inizia a diffondersi nei Paesi europei e in tutto il mondo. Quindi è ormai da molto tempo che risulta essere una delle tecniche più utilizzate di rilegatura, che si adatta a testi di un certo spessore garantendo degli ottimi risultati.

La brossura fresata

Partendo dalla prima tipologia, possiamo dire che si adatta bene a testi con uno spessore superiore ai 2 o 3 millimetri. In particolare attraverso la brossura fresata il libro viene rilegato unendo la copertina con il resto del testo, ossia l’insieme dei fogli che lo costituiscono. Ovviamente questa tipologia di rilegatura, così come le altre, non permette solo di unire la copertina con le pagine, ma rende più facile la lettura a chi utilizza questo prodotto, in quanto gli viene data una forma e una compattezza che accrescono la fruibilità.

Essa è conosciuta anche con il nome di brossura a colla, utilizzata come già accennato, per rilegare testi ma anche riviste e cataloghi che abbiano un numero almeno 32 facciate e meno di 150 pagine.
Ora vediamo nel dettaglio come vengono unite tra di loro le pagine.
Viene utilizzata una particolare colla, che può essere sia poliuretanica che elastica. Successivamente, per la giusta applicazione della colla, è necessario utilizzare una fresa per tagliare le segnature sul dorso e cospargerle di colla in modo da unirle alla copertina. Ci sono due tipi di lavorazioni che si possono effettuare utilizzando la fresa, la grecatura (anche detta solcatura) e la fresatura (anche chiamata rifilatura).

La grecatura prevede la solcatura e rifilatura dei fogli. Sia che si parli di brossura grecata, che di brossura fresata, o a colla, si intende sempre la stessa cosa. In ogni caso l’obiettivo è quello di fare in modo che il dorso dei fogli sia irregolare così che sarà più semplice riuscire a far penetrare la colla nel punto prefissato, garantendo una maggiore resistenza e durevolezza.

Si tratta cioè di rilegature che permettono un elevata efficacia per quanto riguarda pubblicazioni con meno di 150 pagine. La brossura fresata non richiede una spesa elevata e garantisce brevi tempistiche.
Tuttavia, come già accennato, si tratta di una metodologia che si adatta non solo ai libri ma anche alla stampa di brochure (soprattutto quelle con un contenuto molto ricco), testi scolastici, cataloghi e riviste di ogni genere.
Anche se avete intenzione di laurearvi e dovete rilegare la vostra tesi e avete a disposizione poco tempo, potrete decidere di optare per la brossura fresata che risulta veloce ed economica.

La brossura a filo refe

Altra tipologia di rilegatura è la brossura a filo refe, che non si differenzia molto da quella fresata, infatti entrambe prevedono una serie di fasi identiche come la stampa delle pagine, la piega e l’intercalazione delle segnature.
Nella brossura a filo refe però si utilizza una tecnica che prevede di cucire le segnature per unirle e averle un blocco unico. La cucitura può essere fatta utilizzando varie tipologie di fili che possono essere in lino, cotone o anche sintetiche. Tutte infatti hanno lo scopo di mettere insieme e unire tra loro le pagine.

Una differenza molto importante rispetto alla brossura fresata è che questo tipo di rilegatura si adatta meglio a pubblicazioni che abbiano più di 150 pagine e che rientrino nel range dei 150 grammi circa.
Con la brossura a filo refe non riscontrerete problemi legati all’apertura delle pagine e potrete essere certi della durevolezza del prodotto. Altro aspetto da tenere in considerazione è che il prezzo di questa tipologia di rilegatura è un po’ più elevato.

I costi lievitano ulteriormente se la scelta dei fili per la rilegatura ricade sulla seta, e non sui classici cotone e lino. Ovviamente così come l’utilizzatore si troverà a pagare un prezzo più elevato, allo stesso tempo riscontrerà anche un incremento notevole della qualità. Quindi se si ha intenzione di avere un prodotto di alto livello, che sia resistente al tempo e che non si rovini con l’eccessivo utilizzo, questa può essere sicuramente la scelta giusta.
Il fatto che la rilegatura venga realizzata in maniera artigianale è sicuramente un fattore rilevante, che dà sicurezza e attenzione verso il prodotto.

Se si ha a che fare con utilizzatori o persone che preferiscono una tecnica professionale e molto accurata che garantisca eccellenza anche in testi più voluminosi, è certamente la tecnica più adatta alle loro esigenze.

Quindi ricapitolando se volete un testo particolarmente pregiato, un portfolio da designer o grafico professionista, dei cataloghi aziendali molto corposi, sketchbook da illustratore o infine una graphic novel, la brossura cucita a filo refe è perfetta per questo.
Bisogna però sottolineare come tutti questi vantaggi portino ovviamente a tempi più lunghi di realizzazione, non si adatta quindi alle esigenze di chi ha bisogno di un prodotto rilegato in poco tempo.

Entrambe le tecniche, rilegatura a brossura fresata e a filo refe, si concludono con la scelta della copertina da aggiungere al testo. Questa può avere un peso che varia dai 250 ai 350 grammi (quindi un peso importante) e può essere plastificata in modo da avere una durata maggiore.

Attraverso questo articolo abbiamo avuto modo di confrontare due diverse tecniche di rilegatura, cercando di sottolineare le caratteristiche principali che possono portare un consumatore a scegliere l’una rispetto all’altra. Possiamo concludere dicendo che se disponete di un budget più ridotto e il testo che intendete rilegare non è molto corposo (con meno di 150 pagine) allora potrete optare per la brossura fresata. Se invece il vostro budget è più elevato e volete un prodotto molto professionale, di elevata qualità che si adatta a testi voluminosi, allora la scelta più sensata è la brossura a filo refe.

Visita Stampa Dal Web per conoscere le varie soluzioni per di rilegatura tra cui la brossura fresata e la brossura a filo refe!

Come fare

Come scegliere l’adesivo giusto

8 Maggio 2020
Come scegliere l'adesivo giusto Blu Calamaio

Come scegliere l’adesivo giusto: polimerico/monomerico, prespaziati, calpestabili, elettrostatici, ecc.

Scegliere l’adesivo giusto non è semplice, come molti potrebbero pensare, in quanto il commercio mette a disposizione infinite pellicole per tutte le applicazioni.
Ci sono adesivi adatti a decorare vetri, pareti e mobili e, dunque, in base alla destinazione d’uso, i materiali si differenziano al fine di essere applicati, in maniera efficiente. Esistono adesivi prespaziati, elettrostatici, calpestabili, ma sappiamo quando e come utilizzarli?

Vediamo, insieme, come scegliere l’adesivo giusto.

Gli adesivi, per la maggior parte dei casi, sono eseguiti attraverso l’impiego di un materiale plastico che prende il nome di PVC. Questa sigla sta per polivinilclorulo ed è un materiale molto versatile, il quale si adatta bene a qualsiasi altro prodotto, sia questo inorganico oppure no.
Gli adesivi in Pvc, infatti, sono caratterizzati da una grande resistenza, in quanto possono essere esposti a fenomeni atmosferici, anche piuttosto importanti. Per migliorare maggiormente, la loro durata, c’è anche chi consiglia di applicarvi un ulteriore pellicola plastica.

La prima grande differenza, per quanto riguarda le tipologie di adesivi, è da ricercare nell’adesivo a base bianca contro la pellicola a base trasparente. Il primo è quello più diffuso e viene utilizzato ed impiegato sia su adesivi monomerici che polimerici. Vediamo di capire la differenza.

– Adesivo a base bianca: polimerico o monomerico?

L’adesivo a base bianca è, al suo interno, suddivisibile in due rami: monomerico e polimerico.

La pellicola monomerica è quella più economica e che, allo stesso tempo, offre la possibilità di avere un ottimo riscontro in termini di qualità e prezzo. Viene impiegato per lavori di breve durata, i quali possono raggiungere massimo i 24 mesi, ed è adatto a superfici piani. Questo ha una caratteristica, però, da tenere in considerazione e sotto controllo, nel momento in cui la scelta ricada sull’adesivo monomerico. Questo, dopo qualche giorno, inizia a rimpicciolirsi di circa un millimetro a lato.

L’adesivo polimerico, invece, rappresenta una qualità superiore. Il materiale è più elastico rispetto al monomerico, in quanto è realizzato con una percentuale maggiore di Pvc. Ragion per cui può essere utilizzato non solo su superfici piane, ma anche su aree che presentano piccoli spessori. La durata è assicurata anche per periodi più lunghi.

Entrambi gli adesivi possono essere richiesti lucidi ed opachi.

– Adesivo a base trasparente

L’adesivo a base trasparente risulta essere adatto per le applicazioni su vetri, in quanto presenta il vantaggio di essere specchiato. Questa caratteristica offre ancora un’altra possibilità: quella di applicare la pellicola ad una vetrina e, nello stesso tempo, far in modo che la stampa sia visibile su entrambi i lati. C’è, però, anche un fattore limitante reso evidente dalla coprenza. Esso conferisce una bassa coprenza alla stampa, come conseguenza logica della trasparenza dell’adesivo. Per sopperire a questo limite, è necessario utilizzare del bianco, cioè impiegare per la stampa un colore abbastanza evidente per mettere in risalto per zone interessate.

Adesivi prespaziati

Questa è una tipologia abbastanza particolare, la quale caratteristica principale consiste nel non essere stampabile, ma l’adesivo prespaziato può essere solo sagomato. Cosa significa? Questo vale a dire che, presa una pellicola adesiva di un qualsiasi colore, la si taglia. Altri fattori vantaggiosi sono la coprenza, la resistenza e uno ancora più importante. Mentre per gli adesivi a base trasparente, in corrispondenza della zona non stampata, rimane la pellicola, per le pellicole prespaziate la situazione è differente. Una volta adagiata su di una vetrina, per esempio, resta solo la pellicola adesiva intagliata che abbiamo scelto, con la scritta che desideriamo. L’uso primario di questi adesivi è la realizzazione di scritte ed elementi vari. Per intenderci, sono le pellicole che molte volte, durante il periodo di Natale, vediamo decorare le vetrine dei negozi. Le classiche scritte Merry Christmas o Buon Natale ricche di ghirigori, tutt’intorno, sono realizzate in questo modo.

Questa categoria, ha una tipologia particolare che consiste in un prespaziato sabbiato. Questo adesivo permette di far passare la luce, ma non di vedere cosa c’è all’interno di quella vetrina. L’adesivo prespaziato sabbiamo viene impiegato, per la maggior parte dei casi, nei luoghi di lavoro, sulle finestre di uffici importanti per dare anche un tocco di eleganza alla superficie e all’ambiente tutto.

Adesivi calpestabili

Molto spesso, vediamo sotto i nostri piedi, pubblicità di negozi, parrucchieri e supermercati. Queste stampe sono realizzate in Pvc su base bianca, per la maggior parte dei casi, e sono calpestabili. Com’è possibile? Questi adesivi, definiti, per l’appunto, calpestabili, sono molto resistenti perché ricoperti da un filtro che ha l’obiettivo di salvaguardare la stampa dai vari calpestamenti. Essi trovano applicazioni sia in ambienti interni che in location esterne, da centri commerciali a manifestazioni all’aperto.

– Adesivi elettrostatici

In commercio, esistono i cosiddetti adesivi elettrostatici. Essi non sono altro che adesivi che non hanno bisogno della colla. Dunque, come si applica? In realtà è molto semplice e il vantaggio fondamentale è che non lascia aloni, una volta che si decide di rimuovere tale adesivo, proprio perché non viene applicata tramite della colla. Questi adesivi vengono collocati, sulla superficie scelta, solamente grazie all’elettrostaticità. Di solito la pellicola è a base bianca ed è molto versatile, in quanto può essere usata per qualsiasi superficie. Il suo limite è la durata. Un adesivo elettrostatico è adatto per periodi corti. Ad esempio, quando vediamo sulle vetrine dei negozi degli adesivi, solo in occasioni di sconti promozionali o svendite occasionali, sicuramente essi sono elettrostatici.

– Adesivi retro illuminabili

Si definiscono adesivi retro illuminabili quelli a base bianca che hanno il vantaggio di far attraversare la luce, offrendo la possibilità di avere un effetto retro illuminante. Essi trovano la loro applicazioni su pannelli plexiglas.

 

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Come fare

Come Lavorare in Sicurezza ai tempi del Coronavirus: Parafiato in Plexiglass

9 Aprile 2020
Parafiato in Plexiglass | Blu Calamaio

Una barriera per essere uniti: il parafiato in plexiglass

In questi ultimi mesi abbiamo imparato l’importanza nell’osservare le regole in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. #iorestoacasa si è rivelata ad oggi l’unica soluzione per arrestare la diffusione del coronavirus.

Una situazione improvvisa che sta mettendo a dura prova tutto il sistema operativo ed economico a livello Nazionale e Mondiale.

Molte sono le attività che hanno dovuto chiudere ma altre, come supermercati, farmacie e negozi di generi di prima necessità, si trovano a dover gestire il lavoro con la coscienza di essere esposti a possibili contagi ogni giorno.

A lavoratori e clienti deve essere garantita una protezione. Per assicurare che tutte le attività vengano svolte osservando misure di sicurezza idonee, si vedono sempre più sistemi di protezione negli esercizi commerciali.

Vari negozi e aziende hanno adottato delle barriere parafiato in plexiglass per garantire una maggiore protezione ed igiene: sono accortezze che dovranno essere adottate da un numero sempre maggiore di realtà per fronteggiare l’epidemia.

Stampa Dal Web ritiene che gli strumenti di protezione saranno di primaria necessità anche quando i contagi si vedranno dimezzati e poi azzerati. Questo parasputi/parafiato in plexiglass consente di bloccare emissioni accidentali di goccioline derivate da uno starnuto o un colpo di tosse.

Le barriere in plexiglass sono schermi protettivi da 5 mm idonei per tutte le attività commerciali che hanno contatto diretto con il pubblico.

Sono posizionabili in modo veloce su casse o banconi/desk di ristoranti, bar, supermercati, farmacie, banche, uffici pubblici e sono facili da igienizzare.

Uno dei modelli standard vede un pannello di plexiglass con piedini ad auto-incastro completi di foro alla base che consente lo scambio di denaro o di documentazione. I modelli proposti sono diversi e in diverse grandezze proprio per adattare il parafiato in plexiglass ad ogni esigenza lavorativa.

Grazie alla trasparenza del materiale, non vi è la sensazione di barriera tra le persone, mantenendo efficacie la comunicazione. Le attività commerciali che decideranno di adottare questi sistemi daranno più sicurezza ai loro dipendenti così come ai clienti stessi. Inoltre riteniamo sia un potenziale strumento di comunicazione agli occhi dei clienti.

Potrai infatti facilmente comunicare prodotti, servizi o semplicemente il tuo brand applicando un adesivo sul plexiglass. La personalizzazione ad esempio con loghi, frasi o immagini, renderebbe il tuo parafiato in plexiglass un veicolo per i tuoi messaggi.

Il team di Stampa Dal Web ha pensato di proporre il parafiato in plexiglass perchè stiamo conoscendo un nuovo modo di vivere e lavorare e seppur distanti l’uno dall’altro, si è uniti più che mai cercando insieme quelle soluzione per poter gestire la quotidianità perché #andràtuttobene !